Funerali
Parlare di morte non è semplice e lo comprendiamo bene perché le nostre storie personali ci hanno fatto fare esperienza di questo dolore.
Da millenni, l’uomo crea ritualità per sancire e celebrare i passaggi della vita, inclusa la morte, verso la quale vi è una scarsa conoscenza perché spesso è un tabù. Anche se fa parte della nostra vita, tentiamo di allontanarla, di non parlarne, di vederla come qualcosa che nulla ha a che vedere con noi e i nostri cari – malgrado sia un passaggio a cui tutti gli esseri viventi sono chiamati.
Comunemente, l’atto di conclusione della vita di una persona è il funerale, ovvero quel “complesso di riti e cerimonie che si fanno per l’accompagnamento di un defunto alla sepoltura o in commemorazione della sua morte” (dizionario Treccani).
Nell’immaginario collettivo, il funerale è spesso associato ad una funzione religiosa formale con schemi, simbologie predefinite e ritualità invariabili che viene riproposto come un cliché obbligatorio ad ogni dolente che vuole dare l’ultimo omaggio alla persona amata.
Tuttavia, il funerale non è un obbligo sancito dalla legge e può non essere celebrato o, se celebrato, può essere religioso o aconfessionale. Vi sono, invece, obblighi amministrativi che sono assolti dalle onoranze funebri.
Nessuno parla mai, però, della possibilità di una scelta differente, un modo areligioso e personalizzato per congedarci con amore dalle persone non aderenti ad un credo e con una propria spiritualità: un rito di congedo, detto anche funerale laico.
Il rito laico per il funerale è l’espressione suprema dell’amore e del rispetto di ciò che è stata la persona amata.
Con un rito di congedo laico, le si rende omaggio e si crea un ricordo che la rispecchi in maniera onesta e veritiera, che renda l’idea del suo essere più profondo e di come vogliamo che sia ricordata.
Il rito di congedo è autentico ed è la persona ad essere messa al centro, non le ritualità standard applicate a tutti, in serie e senza coinvolgimento.
Ogni vita è importante e merita di essere celebrata e onorata.
Forse in questo momento, mentre leggi, ti stai confrontando o stai per confrontarti con questo passaggio della vita e possiamo esserti vicino creando il rito di congedo per ricordare l’essenza di chi ti sta a cuore.
Nell’accompagnarti, ci prendiamo il tempo di parlare con la famiglia, i parenti e gli amici più cari del defunto e ne tracciamo i tratti peculiari per poi restituire un ricordo che resti impresso nel cuore.
Le parole non sono scelte a caso e tutto è cucito sull’individuo a cui si rende omaggio. Possiamo includere dediche di persone che vogliono portare il loro contributo, letture che siano una luce in un momento tanto triste e musiche che identifichino l’essenza del nostro caro, così come simbologie a cui era legato o che abbiano un significato per chi resta.
Condividiamo con te una poesia che ci è stata di supporto in un momento di lutto.
“La morte è la curva della vita.
Morire è solo non essere visto
Se ascolto, sento i tuoi passi esistere
Come io esisto.
La terra è fatta di cielo.
Non ha nido la menzogna.
Mai nessuno si è smarrito.
Tutto è verità e passaggio”.
Di Fernando Pessoa – Una sola moltitudine